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Obiettivi

Il progetto Urban Bloomers mira a sperimentare una metodologia innovativa di coinvolgimento di soggetti esterni al mondo accademico, in particolar modo gli adolescenti e cittadini, che valorizzi le scuole come centri di sostenibilità e innovazione per la comunità locale, nonché come ambienti di apprendimento che possono essere riqualificati facendo riferimento ai temi del biophilic design e delle infrastrutture verdi urbane, concepiti come "ecosistemi di apprendimento" capaci di promuovere il benessere psicofisico degli studenti e di stimolare processi educativi quali l'esplorazione e l'autonomia in un contesto di elevata qualità ambientale (rapporto con la natura, colori, materiali) (Barbiero et al., 2021). 

A tal fine, Urban Bloomers trasferirà conoscenze e risultati scientifici, sia nel campo della progettazione sostenibile che della biologia vegetale, al di fuori del contesto accademico attraverso l'organizzazione di un laboratorio partecipativo finalizzato a realizzare dei prototipi di facciata grazie al contributo dei partner esterni (in particolar modo Kentstrapper e R3direct), favorendo la formazione culturale e sociale delle nuove generazioni e lo sviluppo del territorio, soddisfacendo i seguenti obiettivi specifici:

  1. esplorare la biodiversità urbana e il microclima degli edifici scolastici coinvolti attraverso azioni di citizen science (Bioblitz,  utilizzando anche l’app iNaturalis) insieme agli studenti universitari dei 3 dipartimenti e delle 2 scuole medie coinvolte (minimo 50 persone). 
  2. identificare le specie vegetali spontanee che mostrano tolleranza a stress termici, idrici e atmosferici, rilevando parallelamente le condizioni climatiche ambientali (temperatura dell'aria e delle superfici, umidità, qualità dell'aria);
  3. co-progettare, attraverso due workshop tematici (uno per ogni scuola scelta come caso studio) aperti agli studenti e ai cittadini interessati 2 moduli di involucro biofilico stampati 3D usando materiali naturali e riciclati integrabili con consorzi vegetali stress resistenti, concentrandosi sui seguenti temi: incrementazione della biodiversità, riduzione dell’effetto isola di calore, miglioramento della qualità dell’aria, innovazione e circolarità dei prodotti;
  4. realizzare con gli studenti universitari e delle scuole medie prototipi delle pareti biofiliche e resilienti progettate nella fase precedente, dando vita ad un momento partecipato, aperto al pubblico, nel quale possano essere dimostrati i vantaggi inerenti l’adozione di processi di stampa additiva, e creando così nuovi rapporti scuola-città basati sulla partecipazione attiva dei cittadini negli interventi di rigenerazione urbana.
  5. monitorare, attraverso il coinvolgimento attivo degli utenti delle scuole medie scelte, lo stato di conservazione delle 2 pareti verdi su lungo periodo e raccogliere dati sulle capacità dei componenti vegetali integrati di stoccare e accumulare CO₂ e metalli pesanti, così da diffondere consapevolezza attiva sui benefici che si possono ottenere integrando vegetazione e materiali ad alta albedo in contesti urbani densamente abitati.

Ultimo aggiornamento

28.04.2025

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